Cerca nel blog

martedì 10 aprile 2012

L'impatto delle false fatture sulle perdite del settore pubblico

E' recente la notizia, pubblicata dal sito "sharedserviceslink.com" e riportata integralmente nel link in fondo all'articolo, che il settore pubblico nel Regno Unito ha perso lo scorso anno 2,3 miliardi di sterline per attività fraudolente, tra le quali la falsa fatturazione è stata quella prevalente. Nell'articolo vengono esplicitate le principali fonti di frodi a livello di pubblica amministrazione centrale e locale, individuando poi alcune categorie di spesa soggette a frodi e/o evasione, come ad esempio le frodi sulle tasse televisive.
Le frodi relative al ciclo order-to-pay sono ritenute quelle più numerose ed insidiose da individuare. Spesso le aziende cadono in truffe ed inganni dovute a doppie fatturazioni, fatte da soggetti terzi estranei al rapporto commerciale e con il chiaro obbiettivo di frodare i business partners che regolano le proprie transazioni. 


A tal proposito, lo scorso gennaio pubblicammo un'articolo sul fenomeno delle false fatture in Svezia ( disponibile per il download al seguente indirizzo http://www.hub2hub.eu/docs/Fatture_false_in_Svezia_Hub2Hub.pdf ) dove si sottolinea come la fattura elettronica dispone, potenzialmente, di meccanismi di generazione e controllo che possono limitare la diffusione di fatture false. Citando l'articolo a pagina 2 , " ...secondo Gianfranco Tabasso, Presidente di Hub2Hub, l’utilizzo della fatturazione elettronica consente di attivare dei meccanismi di controllo potenzialmente efficaci. Ad esempio, dice Tabasso, ”Chi manda una falsa fattura camuffandola da vera (logo,nome, prestazione, ecc.) confida che i controlli fatti dal ricevente non siano così stretti (business controls "laschi"). Nelle fattispecie in cui ci sia coincidenza dei dati di fattura (emessa dal falso fornitore) con l'anagrafica del vero fornitore, l'unico elemento che avrebbe bloccato il pagamento sarebbe il controllo del conto bancario del falso fornitore con quello inserito nell'anagrafica fornitore (ovviamente, quello non può essere uguale ...). Tra l'altro, questo conferma la posizione di EACT che le coordinate bancarie non vanno inserite sulla fattura, contrariamente a quanto pensa la Commissione e l'EPC (vedi R tutte e loro variazioni, vanno comunicati on procedura sicura distinta dall'invio delle fatture. Se il conto è comunque indicato in fattura, esso va controllato con quello in anagrafica.”

Si può concludere che l'utilizzo della fattura elettronica può essere un componente indispensabile per la riduzione del fenomeno dell'evasione e delle false fatture.



Nessun commento:

Posta un commento